amico (in senso aristotelico: colui che promuove le parti migliori dell’altro)
amore (a-mors, ciò che non muore)
ananda (sanscrito: la gioia e la beatitudine infinite nella purezza interiore)
andar per musei (lo stordimento della mente)
animali (le altre “anime”)
archeologia (lo studio del passato per interpretare il presente)
arte (la confessione che la vita non basta)
artista (un immaginatore di professione)
ascoltare (lasciar emergere un suono dal silenzio; presuppone il tacere)
astronomia (il perdersi nell’infinito)
attore (colui che incide con il suo corpo lo spazio e con la sua voce il silenzio)
complessità (una sola moltitudine. F. Pessoa)
coraggio (la consapevolezza che nella vita esiste qualcosa di più importante della paura)
creatività (andare in esplorazione fuori di sé per ottenere qualcosa di nuovo e di prezioso)
croce (il punto d'incontro tra l'infinita misericordia di Dio e l'infinita miseria dell'uomo. P.P. Pasolini)
daimon (l’essenza più illuminata dell’essere umano, dentro al quale si nasconde il proprio potenziale; un’entità psichica autonoma ma che ci conosce intimamente e che ci invia messaggi inquietanti, auspici o presentimenti)
danza (il corpo che si fa arte)
deserto (il vuoto che colma l’anima)
Dio (il presente di tutti i futuri. R.M. Rilke)
dodici stanze della vita (quelle che ricorderemo quando passeremo l'ultima)
Egitto (la permanenza del mistero)
energia (‘ki’ per i giapponesi, ‘chi’ per i cinesi, ‘taksu’ per i balinesi, ‘Spirito Santo’ per i cristiani, ‘la diletta’ per i sufi islamici)
eteròclito (lo strano, lo stravagante, l'anomalo)
fallimento (un’esperienza istruttiva, una parte integrante del successo)
favola_fiaba (il gioco della mente)
fiamma & cristallo (due stili di vita, due modi di crescere nel tempo)
flow (lo stato di concentrazione e perdita del senso del tempo, che caratterizza gli stati ispirazionali. M. Csikszentmihalyi)
forma fluens (ciò che scorre e scorrendo si trasforma)
fotografia (cogli l’attimo)
gastronomia (il colore, il sapore, l’aroma)
ignorante (l'uomo che presume di sapere, senza alcun desiderio di conoscere)
immaginazione (il creare mondi alternativi e universi futuribili pensando a qualcosa che ancora non esiste)
infelicità (ciò che deriva da brama, avversione o ignoranza)
infundibolo cronosinclastico (una smagliatura nello spazio-tempo, dove tutte le verità si incastrano fra  loro)
lettura (investire un tempo)
lingua latina e araba (il godimento intellettuale)
mandala (eterno gioco dell’eterna mente)
mare sopra & sotto (il silenzio senza orizzonte; i Greci avevano molte parole per dirlo: Hals, il sale, il mare in quanto materia; Pelagos, la distesa d’acqua, il mare come visione, spettacolo; Pontos, il mare spazio e via di comunicazione; Thalassa, il mare in quanto evento; Kolpos, lo spazio marittimo che abbraccia la riva, il golfo o la baia)
Medioevo (la scoperta dei contrasti)
meditazione (io mi ascolto)
melancolia (il dramma di Sisifo, la fatica più incessante e inutile, condanna e punizione eterna)
memoria (la letteratura privata di ogni uomo)
miracolo più grande (Ogni giorno la morte colpisce, e noi viviamo come se fossimo immortali. Mahabharata)
mitologia (la credibilità degli eroi)
morte (corporalis, spiritualis, aeterna)
musica (il piacere che impregna)
onde dell'oceano e del deserto (sembrano diverse, ma non sono altro che la stessa acqua o la stessa sabbia)
pagina bianca (lo spazio aperto delle possibilità)
perdita (la voluptas dolendi della vita di rischio)
pittura (la visione dell’imago)
poesia (lo stupor del sublime)
preghiera (l’atto di parlare con Dio)
preoccupazione (la divoratrice di energie)
profumi (la memoria che si fa piacere)
promesse (come le navi: restano agli ormeggi, salpano, si incagliano nella deriva del frattempo, si inabissano)
psicanalisi e dintorni (il guardarsi dentro)
responsabilità (abilità di rispondere)
riordinare (l'antidoto alle tempeste)
Sacro (l’Oltre)
sala d'attesa (il luogo dove l'anima fremente o dolente attende la sua speranza)
scrittura (il riappropriarsi della pensosità fertile e feconda)
secondo principio della termodinamica (ciò che governa le nostre esistenze)
sincronie (non le coincidenze. Variazioni sul tema del tempo insieme a: ucronie, eterocronie, eucronie, discronie, ur-cronie, diacronie)
sognatore (chi tenta di ristabilire dialoghi, là dove esistevano solo paradossali monologhi o insistenti silenzi)
souvenance (la ricordanza, che risuona la parola ebraica Zakhor, quella sorta di imperativo biblico – Ricordati – che impedisce di dimenticare quel che è stato)
spezie (il ricordo ancestrale di un viaggio)
storia dell'Arte (la storia di un entrare e un uscire di spiriti, che Shakespeare ha così ben compreso: Enter the Ghost, Exit the Ghost, Re-enter the Ghost _Amleto. J. Derrida)
studiare (la crescita & l’entusiasmo)
stupidità (l'avere una risposta per ogni cosa)
stupore (la molla di ogni conoscenza, la grazia essenziale dell'intelligenza)
(‘il’ rito che cambia a seconda dei popoli che incontra: il Gong fu cha 工夫茶 cinese, il chadō 茶道 cino-giapponese, l'afternoon tea inglese, il masala chai speziato indiano, la cerimonia del tè russa, il tè del Maghreb, la cerimonia del tè turca, il Sun tea degli Stati Uniti del Sud)
teatro (l'emozione che veicola significato)
tempo (Αιών, Χρόνος, Καιρός  l’infinito, il cronologico, il momento)
ukiyo (il mondo fluttuante della cultura giapponese: evoca la transitorietà del mondo, la sofferenza della condizione umana, ma anche la necessità di cogliere la meraviglia e il piacere insiti proprio in questo impermanente fluire; in sanscrito: l'impermanenza è anitya)
umiltà (ciò che si addice al buon discepolo, ma anche al buon maestro)
vendemmia (raccolgo, ergo esisto)
viaggiare (la libertà nell’Altrove)
vivere (non concludere, ma incominciare)
yoga (una via per conoscersi ed elevarsi)
La Società Dante Alighieri, nel 2011 propose ai cittadini italiani di diventare custodi della nostra lingua, adottando per un anno un lemma da scegliere tra i moltissimi in elenco tratti da quattro dizionari.
Lo scopo era quello di educare a un uso consapevole e corretto dei vocaboli e ampliare il lessico. Scelsi TALASSOCRATE, ossia dominatore del mare/dei mari (come Minosse, forse il primo talassocrate della storia...).
***
Il mare, considerato oltre la sua fisicità, come “metodo”, come “via”, come “scelta” migliore, se è vero che ciò che gli Elleni talassocrati ricercavano altro non fu che il tanto richiesto dominio del metodo, la loro ricerca finiva per essere intesa come autentica téchne nautiké, “strumentario” necessario alla noesis.
Il mare come “via d’incontri”, “via di significati”, “via di linguaggi”. Il mare che rendeva le póleis vitali...
Mare: quell’elemento naturale che ha lambito le sponde frastagliate delle penisole ed ha circoscritto le isole le une dinanzi alle altre, un elemento amato e odiato, rispettato e sopraffatto, il “Mare”: “Ma il Mare  – che cosa ri-vela questo suo nome, questo nome, Mare, che il Greco ignorava? Lo ignorava forse proprio perché proveniente dalla radice– mar che indica il morire, dal sanscrito maru, (...) che significa l’infecondo deserto? non ci verrà esso, piuttosto proprio dal ‘fondo’ mediterraneo, pelagico? Mare è l’ebraico mar, è l’accadico marru: è il sapore salmastro di Thálassa. È l’amaro della sua onda. È l’antico, mediterraneo nome di háls.
M. Cacciari, L’arcipelago, Milano, Adelphi, 1997
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